domingo, 15 de febrero de 2009

Mostra e monografia. Vi aspetto martedi 17 febbraio!

La città di carta

Si dipana il buio coagulo della notte, gli occhi si aprono al nuovo giorno.
Mi sveglio in un luogo misterioso, diverso da quello dove il sonno mi ha colto e, desto, sono in piedi in un vicolo stretto, intravedo in fondo la luce allargarsi su di una via ed il brusio della città crescere, armonico. Mi appoggio ad una parete, la consistenza è strana, come se fosse di carta ma rigida. Cammino accarezzando il muro, anche il marciapiede, la strada, tutto è dello stesso materiale. Quale strana città è questa e chi la abiterà?
Ciò che mi stupisce di più, in effetti, è che non mi domando che ci faccio qui, forse sto scrivendo il mio sogno, forse è questa l’altra realtà, uno degli innumerevoli mondi dell’altrove. La mia curiosità sarà dunque saziata, basta avanzare. L’angolo e poi la grande via maestra.
Un incredibile guazzabuglio di persone che camminano frenetiche riempiendo le vie di questa labirintica città… di carta! Tutto è di carta, gli uomini, le cose, le persone, gli aeroplani nel cielo, le mie mani, oddio! le mie mani, il mio corpo, quella strana sensazione ecco cos’era! Al di là della prospettiva ovunque volgi lo sguardo è un mondo piatto, oltre l’angolo l’effetto è di spostarsi in un universo infinito ma piano.
Sono stato catapultato in Flatlandia, il mondo creato da Edwin Abbott nel 1881! Ma questo non è il XIX° secolo, vedo auto, furgoni e gli abitanti sono vestiti con fogge del mio tempo. Quale mistero è dunque questo, c’è King Kong, sì è proprio lui , in cima a quel grattacielo, e vedo pterodattili, dinosauri, strani animali e rane, giraffe e là, là sulla cattedrale, i gargoyle non sono creature fantastiche ma uomini e donne, c’è Superman, un indiano, ballerine, manager in carriera, cuochi, clowns, predicatori. E non sono immobili, anzi, si muovono incessantemente, come tutta la città del resto. Quale pazzo caleidoscopio è dunque questo ?
Enormi pesci tranquillamente nuotano nell’etere mentre preistoriche libellule muovono l’aria con il loro vorticoso battere d’ali. Non c’è un metro libero, le figure si accavallano, confondendosi, le une con le altre. Ed io pure faccio parte di tutto questo. E mi piace! Sono tranquillo, in pace. Anche se voglio sapere. Dopotutto sono un uomo curioso! Ci sono milioni di suoni e mille lingue diverse, lo percepisco, ma tutto mi arriva come un ritmo sincopato, e molto gradevole, sa di festa, di felicità, oltre l’odio, oltre il rancore. E il linguaggio converge in una comunicazione universale, tutte le lingue del mondo, fuse a comporre un’armonia comprensibile a tutti. Così riesco a comunicare ed ogni cosa mi risponde, ripeto ogni cosa. Gli animali, i palazzi, le macchine parlano con me ! E’ forse questa Utopia, la Città del Sole, Shangrillah, non sarà troppa quest’armonia? L’incessante flusso della folla accompagna il mio cammino, cambio settore e cambiano i colori, prima il nero, ora il rosso, il blu e tutto il quartiere assume la stessa cromia, uniformità ed ordine nel caos del frenetico vivere. Ci sarà pure qualcuno che comanda, ci sarà chi dispone, amministra, regola, ci sarà un capo, un sindaco, un re. C’è un assembramento ancora più convulso del solito, ora mi avvicino e chiedo:
mi risponde un uomo vestito da Batman.
Ride e mi guarda con estrema commiserazione da sotto la sua maschera da supereroe. Proprio come si guarda un bambino che chiede perchè…? Quando si dà spiegazioni all’ovvio !

Stefano Cortina, gallerista.

La presentazione del libro avverrà in parallelo all’esposizione degli ultimi lavori di Onorato, presso la Galleria Cortina, storico spazio espositivo milanese.