viernes, 27 de noviembre de 2009
heArt
lunes, 26 de octubre de 2009
jueves, 13 de agosto de 2009
Piccola storia di un incontro.
In una sorta di mondo dei balocchi per chi ama l’arte, diciamo che ci siamo inevitabilmente trovati. Mi ha incuriosito da subito il suo fare un po’ dinoccolato accompagnato da uno sguardo sereno e vitale. Abbiamo chiacchierato a lungo estraniandoci dal mondo circostante. A fine serata Claudio mi ha regalato un libro. Un bel libro. Erano i suoi lavori. Quel libro l’ho sfogliato una prima volta un po’ di fretta, mentre guidavo tra Milano e Padova, rincasando quella stessa sera. Le sue opere viste così, in macchina, appoggiate sul sedile dell'auto e con un occhio sulla strada, non mi parlavano. Lo ammetto. Erano lì immobili e, senza respirare, aspettavano che girassi pagina. A volte capita che l’interesse del gallerista finisca così. Ma questa volta è arrivato il tempo per guardare con calma e cercare di capire. Così la mia attenzione è stata catturata da un particolare: fotografia a pagina 37, “Mare di Carta”, installazione presso lo Spazio Tadini a Milano. Una piccola foto in bianco e nero che può cambiare tutto. Una foto che mi smascherava amaramente. Perché non avevo capito nulla del suo lavoro. Mi sentivo come quello che invece di guardare la Luna in cielo guarda il dito. E così non avevo dato il mio tempo alle opere e le opere lo avevano capito. E non avevano parlato. Proprio come quei mobili di Baj che per vivere devono trovare le orecchie dello spettatore. Ora però sento la voce. La voce di un menestrello moderno capace di incantare e sorprendere ogni spettatore con i suoi ricami e le sue vicende che si rincorrono su brandelli di carta risparmiati dal taglierino. Una voce sapiente che con disinvoltura e leggerezza ci guida in mondi ovattati, abitati da personaggi sottratti alla nostra fantasia e alla nostra infanzia, richiamati dal nostro passato per ammorbidire racconti difficili, che parlano di guerra e denaro, capitalismo e arrivismo, equilibri sociali precari e mostri del nostro tempo come terrorismo e mafia. Una voce ironica e tagliente che tra gioco e verità racconta il nostro tempo. Un racconto che mi auguro possa essere ascoltato a lungo qui a Milano tra le pareti di Anfiteatro'.
Mattia Munari, gallerista.
miércoles, 29 de julio de 2009
Nuovo Hangar di via Orobia 15 - Milano
sábado, 4 de julio de 2009
"Dove abita l'utopia"
Palazzo della Permanente
Via Filippo Turati, 34 - Milano
Arte come rappresentazione, come imitazione del reale?. O Arte come presentazione, veicolo e strumento di ampliamento della nostra percezione?.
Arte digitale, Sublime Tecnologico? O Arte come ricettacolo materico, palpitante, sensibile?
Linguaggi, materiali tradizionali o immaterialita', leggerezza impalpabile?.
Caduta di una societa' a modello antropocentrico?
Puo' l'Arte approdare a un dialogo piu' approfondito, piu' articolato, a una condivisione interattiva tra individuo-natura-tecnologia?
La IX edizione del Premio Libero Ferretti "dove abita l'utopia" si e' lasciata ispirare e travolgere da questi interrogativi e, naturalmente, non ha trovato soluzioni, ne' risposte; d'altra parte ricercare o dare risposte non rientra nei suoi obiettivi. Il suo obiettivo e' quello di proporre e di presentare giovani artisti che, di volta in volta, di edizione in edizione, entrino a far parte di quel fecondo laboratorio di idee che il Premio rappresenta.
Foto di Paolo Carlini
Miniprint Internacional Cadaqués. Espana
Mercedes Fort, curatrice della mostra di Miniprint Internacional
Incontri Imprevisti (ovvero, metti una sera d'estate).
Pascuale Siniscalco davanti alle opere di Claudio Onorato ed Enrico Baj
The (Un)Real City. Chicago
dal 15 maggio al 12 giugno 2009
1044 West Fulton Market Street
CHICAGO (IL) 60607 - USA
miércoles, 22 de abril de 2009
Salone del Mobile 2009: Mr Empire e Miss Chrysler sotto il mare
In parallelo con il Salone del Mobile (previsto a Milano dal 22 al 27 aprile), il marchio Fragile Edizioni presenta le sue prime opere di design contemporaneo a firma di Claudio Salocchi e Claudio Onorato.
Mr Empire e Miss Chrysler sotto il mare è un tavolo che racconta una storia, un pezzo d’autore concepito per uno spazio complesso, di forte effetto, che gioca con la luce e i colori dell’ambiente. Mr Empire e Miss Chrysler sotto il mare può essere anche un tavolo luminoso, da leggere visivamente in ogni sua parte, in grado di proiettare immagini nello spazio, un po’ come una lanterna magica.
FRAGILE. Dal 22 al 27 aprile
Orario: da lunedì a sabato 11-19
domingo, 8 de marzo de 2009
Tre mostre nel mese di Maggio
THE (UN) REAL CITY
Chicago, EEUU
Metterò in esposizione diversi lavori di grande formato (in uno spazio espositivo fantastico, con più di 1000mq.) realizzati nell’ultimo anno, appartenenti alla serie Storie vere. Si tratta di una serie di quadri che mi piace chiamare“Quadri parlanti”, perchè raccontano, attraverso un apparente leggerezza formale, gli aspetti più problematici del mondo d'oggi.
60 ANNI DELLA DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI
Sono trascorsi poco più di 60 anni dalla dichiarazione Universale dei Diritti Umani, firmata a Parigi il 10 dicembre del 1948. Per l’occasione l’artista Claudio Onorato esporrà la sua opera sulla Dichiarazione universale dei diritti umani manifesto della rassegna. Il fotografo di Reporter sans Frontieres, Enrico Mascheroni, esporrà e presenterà una mostra fotografica riportando testimonianze da diversi Paesi.
A cura di Alessandra Montesano, Francesco Tadini e Melina Scalise
viernes, 6 de marzo de 2009
Claudio Onorato in EXPOSSIBLE?
L'occasione di ripensare con lungimiranza lo sviluppo urbano e l'impianto di nuove centralità – produttive, di innovazione, di partecipazione e socialità – a Milano è invece opportunità reale insita nella riconversione delle sue aree ex industriali e dei suoi tanti, sparsi 'deserti' metropolitani.
Monopoli - Caduta Libera (2009)
jueves, 5 de marzo de 2009
Galleria Cortina
Fotografia: Claudio Pozzi
domingo, 15 de febrero de 2009
Mostra e monografia. Vi aspetto martedi 17 febbraio!
Si dipana il buio coagulo della notte, gli occhi si aprono al nuovo giorno.
Mi sveglio in un luogo misterioso, diverso da quello dove il sonno mi ha colto e, desto, sono in piedi in un vicolo stretto, intravedo in fondo la luce allargarsi su di una via ed il brusio della città crescere, armonico. Mi appoggio ad una parete, la consistenza è strana, come se fosse di carta ma rigida. Cammino accarezzando il muro, anche il marciapiede, la strada, tutto è dello stesso materiale. Quale strana città è questa e chi la abiterà?
Ciò che mi stupisce di più, in effetti, è che non mi domando che ci faccio qui, forse sto scrivendo il mio sogno, forse è questa l’altra realtà, uno degli innumerevoli mondi dell’altrove. La mia curiosità sarà dunque saziata, basta avanzare. L’angolo e poi la grande via maestra.
Un incredibile guazzabuglio di persone che camminano frenetiche riempiendo le vie di questa labirintica città… di carta! Tutto è di carta, gli uomini, le cose, le persone, gli aeroplani nel cielo, le mie mani, oddio! le mie mani, il mio corpo, quella strana sensazione ecco cos’era! Al di là della prospettiva ovunque volgi lo sguardo è un mondo piatto, oltre l’angolo l’effetto è di spostarsi in un universo infinito ma piano.
Sono stato catapultato in Flatlandia, il mondo creato da Edwin Abbott nel 1881! Ma questo non è il XIX° secolo, vedo auto, furgoni e gli abitanti sono vestiti con fogge del mio tempo. Quale mistero è dunque questo, c’è King Kong, sì è proprio lui , in cima a quel grattacielo, e vedo pterodattili, dinosauri, strani animali e rane, giraffe e là, là sulla cattedrale, i gargoyle non sono creature fantastiche ma uomini e donne, c’è Superman, un indiano, ballerine, manager in carriera, cuochi, clowns, predicatori. E non sono immobili, anzi, si muovono incessantemente, come tutta la città del resto. Quale pazzo caleidoscopio è dunque questo ?
Enormi pesci tranquillamente nuotano nell’etere mentre preistoriche libellule muovono l’aria con il loro vorticoso battere d’ali. Non c’è un metro libero, le figure si accavallano, confondendosi, le une con le altre. Ed io pure faccio parte di tutto questo. E mi piace! Sono tranquillo, in pace. Anche se voglio sapere. Dopotutto sono un uomo curioso! Ci sono milioni di suoni e mille lingue diverse, lo percepisco, ma tutto mi arriva come un ritmo sincopato, e molto gradevole, sa di festa, di felicità, oltre l’odio, oltre il rancore. E il linguaggio converge in una comunicazione universale, tutte le lingue del mondo, fuse a comporre un’armonia comprensibile a tutti. Così riesco a comunicare ed ogni cosa mi risponde, ripeto ogni cosa. Gli animali, i palazzi, le macchine parlano con me ! E’ forse questa Utopia, la Città del Sole, Shangrillah, non sarà troppa quest’armonia? L’incessante flusso della folla accompagna il mio cammino, cambio settore e cambiano i colori, prima il nero, ora il rosso, il blu e tutto il quartiere assume la stessa cromia, uniformità ed ordine nel caos del frenetico vivere. Ci sarà pure qualcuno che comanda, ci sarà chi dispone, amministra, regola, ci sarà un capo, un sindaco, un re. C’è un assembramento ancora più convulso del solito, ora mi avvicino e chiedo:
Stefano Cortina, gallerista.
domingo, 4 de enero de 2009
Re di carta
Associazione Culturale Renzo Cortina
Via Mac Mahon 14 - Cortile interno 7 Milano
Dal 17 al 28 febbraio 2009
Tutte le figure uscite dalla fantasia e dall’abile mano di Claudio Onorato sono poliedriche, si aprono a diverse interpretazioni, ci conducono in un mondo che confina con la fiaba ma al tempo stesso mantiene un rapporto con gli aspetti più problematici della realtà. Il suo è un inesauribile racconto, che ci affascina per la grazia leggera e ci cattura con la magia di una personalissima forma d’espressione. Onorato gravita da più di un ventennio nel mondo dell’arte, spaziando dalla pittura alla scultura all’installazione. Eppure si ha la sensazione che abbia mantenuto la freschezza degli esordi e una pervicace, contagiosa, sorprendente voglia di comunicare.
Dove abita l'utopia
Premio Libero Ferretti. Università Politecnica delle Marche
P.zza Roma 22, Ancona
“Dove abita L’utopia” (marzo 2009)
Palazzo della Permanente di Milano